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HAPPI Come vengono progettate, supportate e implementate le pedagogie attive?

Date

Gennaio 2023 – Giugno 2024

Tematiche

Pedagogie attive nella scuola secondaria

Livello di istruzione coinvolto

Direttamente, istruzione superiore: università (ULB + Aix-Marseille), Istituto di formazione (per gli insegnanti in servizio) e le "Hautes écoles in Belgium" (per gli insegnanti in servizio). Indirettamente, scuola dell'infanzia, scuole primarie, scuole secondarie

Parole chiave

In questa ricerca-azione collaborativa, desideriamo creare comunità di prassi critica con ricercatori, formatori di insegnanti e insegnanti interessati alle pedagogie attive per identificare continuità e discontinuità nelle rappresentazioni e pratiche relative alle pedagogie attive a seconda del contesto e/o degli attori. E analizzarli in relazione alla letteratura scientifica per consentire agli attori della ricerca di sperimentare nuove pratiche. Analizzeremo inoltre il percorso formativo, i bisogni e, più in generale, i profili degli attori coinvolti nelle pedagogie attive nei diversi contesti per comprendere meglio e migliorare le pratiche nella formazione iniziale e continua su questi temi. Per fare ciò, supporteremo gli attori scolastici interessati alle pedagogie attive nel loro approccio riflessivo, nella sperimentazione di nuovi dispositivi derivanti dalle pedagogie attive e nella valutazione dei loro effetti. Ciò al fine di realizzare un modulo formativo su tali tematiche (adattabile a seconda degli attori e/o dei contesti locali o transnazionali).

Contesto del progetto

Mentre in Belgio, Italia, Francia o più in generale a livello internazionale, dalla fine degli anni ’80, le pedagogie attive/alternative sono state al centro dei nuovi sviluppi a tutti i livelli di istruzione (dalla scuola materna all’università), a livello locale, nazionale o anche su scala internazionale. Tuttavia, nonostante l’interesse per le pedagogie attive da parte degli attori educativi, questi temi restano poco presenti nella letteratura scientifica (vedi ad esempio nel mondo francofono) e sono fonte di numerose controversie, soprattutto per quanto riguarda i loro effetti: un dispositivo di emancipazione per alcuni e un dispositivo che riproduce le disuguaglianze sociali per altri. Inoltre, mentre la questione della formazione iniziale e continua o, più specificamente, il problema dell’acculturazione dei nuovi insegnanti sembra essere al centro di tutte le istituzioni che dichiarano di utilizzare pedagogie attive, sembra dipendere molto dalle varie istituzioni e /o movimenti di riforma pedagogica.

Obiettivi di progetto

  1. Comprendere le diverse rappresentazioni, pratiche, percorsi formativi e profili degli attori coinvolti nelle pedagogie attive e la loro rappresentazione dei bisogni formativi in diversi contesti specifici (la Regione di Bruxelles-Capitale, la regione SUD e la Metropoli di Marsiglia) al fine di individuare evidenziare le continuità e le discontinuità tra attori e/o a seconda dei contesti nazionali, locali o formativi nonché in relazione alla letteratura scientifica.
  2. Accompagnare e sostenere gli attori scolastici (insegnanti, direttori, formatori, OP) interessati alle pedagogie attive a più livelli: riflettere sulle loro pratiche, sperimentare nuovi dispositivi derivanti dalle pedagogie attive e valutare i loro effetti sui diversi attori coinvolti nell’apprendimento (insegnanti, discenti, famiglie, ecc.). Si tratterà anche di valutare gli effetti dei diversi dispositivi sperimentati nell’ambito di questi accompagnamenti.

Prospettiva metodologica

Nel quadro di questa ricerca-azione collaborativa con attori sul campo, formatori di insegnanti e ricercatori interessati alle pedagogie attive, desideriamo adottare una prospettiva metodologica globale e critica. Piuttosto che “pensare” agli attori scolastici, desideriamo creare partenariati (Ferrel et al., 2021) con i soggetti interessati per far luce su realtà diverse e complesse, ma anche per consentire la condivisione di esperienze con un duplice scopo : cogliere elementi di comprensione delle diverse teorizzazioni e controversie relative alle pedagogie attive presenti nella letteratura scientifica e, costruire nuove conoscenze con i diversi attori scolastici attingendo alla loro esperienza e pratica, nei loro specifici contesti.

In termini concreti, durante l’anno 2023-2024 saranno organizzate comunità di pratica a livello nazionale e transnazionale tra i diversi attori di questo partenariato di ricerca: a distanza e in presenza.

Capo progetto

  • IMPEDOVO Maria Antonietta (Aix-Marseille Université)

  • ROLAND Elsa (Université Libre de Bruxelles

Altri partner

  • TALHAOUI Amina (Université Libre de Bruxelles)

  • AUGUSTIN Vladimir (Université Libre de Bruxelles)

  • DELHAYE Coralie (Université Libre de Bruxelles)

  • CONTENT Alain (Université Libre de Bruxelles)

  • DELEPIERRE Maud

  • FERREIRA FERNANDEZ Soledad (Université Libre de Bruxelles)

  • BEAUDOUIN Laurence

  • LOCHET Catherine (Université Libre de Bruxelles)

  • VAN DE MOOSDYK Remy 

  • VANKERKOVEN Aurélie (Université Libre de Bruxelles)

  • CAMPILLO Valérie (Aix-Marseille Université)

  • LAISNEY Patrice

  • And teachers participating in a university certificate on active pedagogies and teachers already involved in a research on cooperative in Brussels and teachers already involved in a research on collaborative pedagogy in priority education networks (REP, REP+) in Aix-Marseille Université.


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